Clannad

Titolo Originale:
Clannad
Anno:
2007
Episodi:
24
Durata:
25 min.
Disponibilità Italia:
No
Studio:
Kyoto Animation, MOVIC, Pony Canyon
Voto al Disegno:
8/10
Voto all'Audio:
9/10
Voto alla Storia:
8/10

Voto Globale:

8/10

Sulla collina dove i ciliegi fioriscono

Tutto inizia qui, una collina ornata di ciliegi in fiore che accompagna gli studenti verso scuola. Ogni giorno (o quasi) Tomoya cammina svogliato pensando che oggi sarà, come al solito, un giorno noioso e monotono, uguale ad ogni altro della sua vita… Ma non sa che il futuro lo aspetta proprio su questa strada di collina, un futuro fragile ma pieno di vita che inconsciamente chiederà il suo aiuto per andare avanti.

E’ così che inizia Clannad, una serie Anime che, se guardata con l’occhio giusto e il cuore aperto, vi può regalare emozioni che difficilmente si possono trovare in altre serie o film. La storia ruota attorno alla vita scolastica di Tomoyo, Nagisa ed ai loro compagni scolastici che, in vari momenti e situazioni, entreranno nelle loro vite in modi a volte duri e violenti o in altri più spensierati e romantici ma sempre con la delicatezza che accompagna ogni puntata. Nagisa, una ragazza debole fisicamente ma dal cuore grande, ha un sogno nel cassetto e una passione che non l’abbandona mai: recitare. Decide così che, ad ogni costo, il club di recitazione dell’istituto deve riaprire sotto la sua guida ma l’ostacolo per una ragazza così chiusa e timida è davvero grande: trovare almeno altri 4 membri. Tomoya, al contrario, è il classico “ragazzaccio”, che da noi sarebbe considerato uno studente normale ma che in giappone è invece un giovane teppista in quanto ribelle, scolasticamente non all’altezza della media e senza un progetto concreto per il suo futuro. In compenso è diretto ed espansivo e l’unico che, fino ad allora, decide di dare una spinta all’autostima di Nagisa che si lega a lui come guida e punto di riferimento.

Nella storia tanti altri personaggi faranno capolino tra compagni di scuola, genitori, professori. Tutti, a modo loro, avranno un ruolo, una parte nel costruire una trama che porterà noi spettatori ad appassionarci dei protagonisti, a soffrire con loro, a volte anche ad arrabbiarci, ma questo è ciò che ci terrà incollati alla TV per tutte le puntate della serie ed oltre perchè, alla fine del viaggio, pure  a noi sembrerà di far parte del club di recitazione.

 

“Anpan…”

Clannad è la classica serie attua a far vivere allo spettatore uno scorcio di vita quotidiana scolastica, tema tanto caro ai disegnatori giapponesi. Del genere ne esistono tante storie, alcune incentrate prettamente sul lato scanzonato e giovanile dell’età scolastica, altri invece che si soffermano sulla fase sentimentale dell’essere giovani e facilmente innamorabili. Clannad non si discosta molto dal clichè e prende punti di forza da l’uno e dall’altro modo di vedere un periodo di vita che tutti, nel bene o nel male, ricordiamo sempre con un pizzico di nostalgia, forse perchè l’abbiamo passato divertendoci e scanzonamente o più semplicemente perchè invecchiandom incosciamente, diventiamo nostalgici dei giorni in cui potevamo davvero dirci spensierati.

Ma se fosse solo questo Clannad perchè ci sarebbe bisogno di parlarne e soprattutto di vederlo? Apparte il contesto della vita scolastica di un gruppo di studenti l’autore è riuscito in maniera sublime a creare dei personaggi tanto diversi tra loro da creare un gruppo affiatato composto da personalità diammetralmente opposte e rivaleggianti. E’ così che un gruppo di ragazzi così differenti l’uno dall’altro si trovano uniti assieme a sostenere in qualsiasi maniera la persona più fragile e impaurita tra loro che, con la sua tenacia nel voler ad ogni costo portare a termine il suo sogno di recitare un giorno su di un palco, li porta ad aprirsi, a confrontarsi con se stessi e gli altri e rafforzare sempre più questo strano, fragile ma solidissimo legame nato dal caso. E quale miglior maniera di darsi un auto sostegno se non quello di gridar al mondo il proprio cibo preferito ?  “Anpan…”.

 

Conosciamo un po’ i personaggi

  • Okazaki Tomoya: 

Un ragazzaccio, un teppista, uno scansafatiche alla vista dei professori ma un ragazzo diretto, schietto che dice sempre quello che pensa e che difficilmente si tira indietro nell’aiutare un amico. Lui sarà assieme a Nagisa il perno della storia che ruoterà attorno a loro, al loro rapporto e  ai sentimenti che nasceranno durante tutto l’arco della serie.

  • Furukawa Nagisa:

Ragazza dolce, timida e incredibilmente chiusa in se stessa che è l’espressione di una vita passata per lunghi periodi da sola, in casa, a causa di una grave malattia che l’ha costretta a perde anche alcuni anni di scuola. Il fatto di essere rimasta quasi sempre sola la vede senza amici veri affrontare le sue paure e debolezze. Per fortuna sua, sotto un corpo delicato e fragile, batte un cuore enorme e colmo di speranze e aspettative che verrà sorretto prima da Tomoya e poi dal resto del gruppo di persone che alla fine lei potrà orgogliosamente chiamare “amici”.

  • Ibuki Fuko:

Lei è il personaggio più particolare della serie. Non spiegherò nulla di particolare su di lei per non rovinarvi nulla della storia ma sappiate che, seppur particolare e strana, sarà un personaggio fondamentale della vicenda e anche non volendo vi legherete a lei.

  • Ichinose Kotomi:

Un genio nel vero senso della parola. Talmente “cervellona” da poter non frequentare le normali lezioni scolastiche per dedicarsi ai suoi studi in biblioteca. Un personaggio particolarissimo, molto silenzioso e introverso che difficilmente si adatta alla vita quotidiana e al rapportarsi con gli altri. L’importante però e non darle un violino in mano… siete avvisati!

  • Fujibayashi Kyou e Ryou:

Sorelle gemelle che di gemello hanno solo la data di nascita. Due personalità diametralmente opposte: Kyou è una ragazza dinamica, impulsiva, a volte anche irruenta e violenta che però dedica la propria vita a sorreggere la sorella Ryou che, al suo opposto, è un carattere chiuso e introverso tanto da non riuscire in nessun modo ad esprimere i suoi veri sentimenti per Tomoya. La cosa particolare è che entrambe le sorelle sono capoclasse nelle loro rispettive classi.

  • Sakagami Tomoyo

Tomoyo è il più classico dei bulli che han messo la testa apposto. Espulsa da molte scuole per essere rimasta coinvolta in risse tra studenti si trova ad affrontare la sua ultima possibilità di prendere la retta via e portare a compimento un suo personalissimo sogno nel cassetto. Anche non volendo è l’ecerrima rivale di Sunohara, miglior amico di Tomoya, che la crede un uomo per la sua incredibile forza nel combattimento e vuole svelare la sua “presunta identità nascosta” affrontandola in ogni buona occasione. Per realizzare il suo sogno però Tomoyo deve prima ottenere un importante risualtato scolastico: diventare presidente del consiglio studentesco.

  • Sunohara Youhei

Miglior amico di Tomoya e percui pure lui considerato un ragazzaccio teppista senza futuro. A differenza del suo modo di fare scanzonato e ribelle nasconde dentro di se una profonda tristezza per fatti accaduti nel suo passato che lo porteranno ad affrontare se stesso, i suoi amici e la sua famiglia.

 

Dango Daikazoku

Parliamo un po’ dell’aspetto tecnico della serie. Clannad propone dei disegni semplici e animazioni abbastanza limitate. Leggendo recensioni per la rete si nota come proprio questo stile divida molto i gusti delle persone, e per fortuna ognuno di noi ha la propria opinione personale, io posso solo darvi la mia per quel che conta. Ho trovato i tratti caratteristici della serie pienamente in linea con la storia che dovevano rappresentare; i personaggi, gli scenari, i paesaggi sono tutti riprodotti guardando più alla semplicità e alla delicatezza che alla pure ricerca di similirità con il reale. Troviamo quindi disegni che, a guardar bene, appaiono un po’ sproporzionati e tutti abbastanza simili tra loro, ma nell’insieme li trovo davvero perfetti per la vicenda raccontata dove le diversità proposte sono più caratteriali che fisiche.

Con un disegno di questo tipo anche noi spettatori ci focalizziamo più sul seguire l’evolversi e il crescere della trama piuttosto che, come succede in altre serie simili, avere un “preferito” perchè disegnato nello stile da noi preferito non concentrandoci a dovere sul lato sentimentale o umano del personaggio. Non so con certezza se sia stata una scelta voluta o puramente casuale, fatto stà che il risultato finale è che la storia si segue sempre con attenzione costante senza mai obbligarci a scegliere un protagonista da sostenere o uno da odiare solo per il tratto con cui è stato riprodotto. La trovo una scelta assolutamente azzeccata.

Discorso ben diverso per l’accompagnamento musicale. Purtroppo non conoscendo il giapponese non posso esprimermi sull’interpretazione dei doppiatori ma posso assicurarvi che le voci sembrano appropriate ai caratteri che vanno a dar voce. Le musiche, invece, sono assolutamente stupende e, alcune, indimenticabili! Prenderò come esempio “Dango Daikazoku”, una ninna nanna o una vecchia canzone popolare che forse, ma non si capisce esattamente, una sigla di una qualche trasmissione TV per bambini. La canzone è semplicissima e, la prima volta che la sentirete, vi sembrerà alquanto fuori luogo o comunque non adatta al contesto della storia. Poi la riascolterete. E poi un’altra volta. Alla fine non potrete più farne a meno perchè è talmente bella e rilassante che non potrete più fare a meno di ascoltarla almeno una volta al giorno. Da segnalare anche la splendida “Megumeru” che fa anche da openig alla serie e che racchiude un po’ quello che è il senso intero della storia che seguiremo in Clannad.

Commento Finale

Clanad è un piccolo capolavoro, è una storia che difficilmente lascerà i vostri cuori una volta entrataci. Seguire la storia è semplice perchè parla di questioni e vicende che, in parte, avremo magari già vissuto noi stessi. Chi di noi non s’è innamorato a scuola o aveva un amico chiuso e fragile, ma racconta e ci rende quasi partecipi di una bellissima e romantica vicenda. Mi sento di consigliarlo a tutti coloro che vedono negli anime non solo violenza o nudità ma che ne riconoscono la bellezza e l’arte con cui sono realizzati. Preparatevi però perchè Clannad è solo l’inizio della vicenda che si concluderà in Clannad: After Story e li la tristezza regnerà sovrana regalandovi emozioni che, personalmente, nessun’altra serie mi ha fatto assaporare. Mi chiedo solo perchè un simile, piccolo capolavoro non sia mai stato importato in Italia… misteri del mercato.
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